IL Mondo di Lucy M

Posts written by Zino2010

view post Posted: 24/9/2015, 22:39     BEN TORNATO PIER - EVENTI
Bentornato a casa Pier, e rimettiti in forze, anche perchè per sopportare Lucy bisogna essere molto forti :D ;)
view post Posted: 11/1/2015, 15:33     BUON COMPLEANNO LUCY!!! - AUGURI

Tanti auguri Lucy!
Cento di questi giorni!



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view post Posted: 7/8/2014, 11:59     BUON COMPLEANNO ROCCO - AUGURI
TANTI AUGURI ROCCO, UNA BELLA GOBBA PER TE! :P :D

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view post Posted: 11/5/2014, 13:59     BUON COMPLEANNO GRAZIELLA!!! - AUGURI

TANTI AUGURI GRAZIELLA!
BUON COMPLEANNO!



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view post Posted: 4/5/2014, 23:14     +1I MURALES IN SARDEGNA - AMARE LA FOTOGRAFIA
Murales in Sardegna, arte e sentimento popolare come espressione del territorio

“De sa zente, sos dolores non si poden canzellare.
Cherides a non cagliare’ Vida longa a sos murales”


La parola murales indica quelle pitture eseguite sulle pareti di edifici pubblici o privati, alla cui composizione partecipano, nella maggior parte dei casi, più persone; tinte sui muri che narrano le fatiche, le denunce e le grandi conquiste di una piccola comunità, colorati racconti di storia quotidiana che si intrecciano armonicamente alla raffigurazione di eventi e di lotte politiche di respiro mondiale, evento culturale in mostra perenne e soprattutto gratuita per chi della Sardegna non vuole vedere solo il mare e le regate. In particolar modo è Orgosolo (comunità posta al margine settentrionale della Barbagia, a 18 km da Nuoro), paese simbolo dell’ universo barbaricino, a distinguersi dagli altri anonimi paesi dell’ entroterra per i caratteristici murales; alcuni di essi si proiettano vistosamente sui muri delle case, cosicchè lo sguardo del turista non può fare a meno di osservarli attentamente.

Famosi ormai in tutto il mondo, questi dipinti raccontano una storia, non solo sarda, sia sui muri delle case che sulle splendide rocce guardiane del luogo; spesso e volentieri, infatti, rivolgono lo sguardo allo scenario politico italiano: ricordano fraternamente la guerra civile in Spagna; con odio, invece, il generale Cadorna (proprio nella via a lui dedicata), responsabile a Caporetto di un vergognoso massacro; in ricordo dell’ 8 marzo 1908 c’è un murales che immortala le 129 operaie morte nell’ incendio della fabbrica di New York in cui erano state rinchiuse dal padrone; donne sarde che, con sdegno, stringono in pugno la bomba al neutrone, come a portarla via dalla loro incontaminata terra; sarcasticamente si ironizza sul presidente Leone; viene denunciata la condizione nelle carceri, il calvario dei detenuti e delle famiglie, le ingiuste carcerazioni, la travagliata realtà dei briganti e latitanti tallonati dai gendarmi; viene riportato il telegramma del partigiano e scrittore Emilio Lussu concorde con le proteste anti-NATO.
Complessivamente questi suggestivi ritratti di memorie e vita sociale rivelano un linguaggio semplice; nel caso in cui l’ immagine non sia sufficiente alla comunicazione, il muralista si avvale delle didascalie, delle frasi memorabili, delle citazioni letterarie o politiche. Lo stile adottato è affine al messaggio che le pitture vogliono diffondere: benchè non manchino i murales estetizzanti ( alcuni tra i più recenti) stile trompe-l’ oeil, l’ effetto decorativo è in genere funzionale all’ effetto espressivo. I tratti, i modi d’espressione e l’ accostamento degli oggetti raffigurati rievocano di frequente Guernica di Picasso e lo stile cubista; le linee di certe raffigurazioni riportano alla mente i quadri di Lèger. In alcuni casi si ha come l’ impressione di imbattersi nei codici espressivi dei muralisti messicani degli anni 20.
Le tecniche e gli stili impiegati sono i più disparati: si va dalla pittura ipergrafica stile americano all’impressionismo di fine secolo, dal naif al realismo, dal murale cileno ai disegni infantili. All’ atto pratico i muri di molte cittadine sarde (altri murales sono a Carbonia, Iglesias, Ozieri, San Teodoro, etc.) sono diventate ” le tele” di un’ enorme scuola di sperimentazione pittorica all’ aperto. La storia dei murales è però molto lunga. Il fenomeno della pittura parietale è vecchio quanto l’ uomo, precedente addirittura all’ invenzione del muro stesso. I murales di alcuni paesi della Sardegna risalgono quasi tutti al periodo che va dagli anni sessanta ai primi anni ottanta, quando il fenomeno si diffuse in tutto il paese. Erano anni in cui la gran parte della popolazione giovanile, ma non solo, si riuniva, discuteva, organizzava le più diverse attività per cercare di cambiare la società, di vincere le molte ingiustizie sperando o illudendosi di creare un mondo più felice.

www.marenostrum.it/murales-sardegna-arte/

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Le foto sono tratte dal sito:

www.muralesinsardegna.net/index.php

Visitatelo per ammirare decine di murales e rendervi conto del fascino di queste splendide espressioni artistiche popolari sarde.
62 replies since 29/3/2010