IL Mondo di Lucy M

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view post Posted: 16/8/2019, 02:41     +1L'UOMO DELLA TUA VITA" - RACCONTI

L'UOMO DELLA TUA VITA"

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Trovati un uomo che ti ami. Un uomo che ti abbracci improvvisamente e ti baci spesso.
Un uomo che ti aiuti nelle faccende domestiche e non perché tu glielo debba chiedere.
Trovati un uomo che ti sorprenda: con una cena, un regalo inaspettato, un piccolo pensiero.
Un uomo che ti coccoli, che ti accarezzi quando ti ha accanto, che ti massaggi per farti star bene dopo una giornata pesante.
Trovati un uomo che ti guardi come se fossi la cosa più bella e preziosa del mondo.
Un uomo che ti faccia percepire il suo desiderio solo attraverso uno sguardo.
Un uomo che ti tocchi con delicatezza ma con passione.
Trovati un uomo che ti faccia almeno un complimento al giorno, che ti faccia sentire bella in ogni momento.
Un uomo orgoglioso di te, che ti mostri fiero al mondo, che ti corteggi sempre.
Trovati un uomo pazzo di te.
Un uomo che sappia farti ridere e divertire.
Un uomo che ti sappia ascoltare, capire, comprendere.
Un uomo che si faccia in quattro per realizzare i tuoi desideri perché ti ama.
Trovati un uomo che ti rispetti e che ti faccia rispettare.
Un uomo che ti protegga,
che ti faccia sentire al sicuro.
Un uomo che ti metta al primo posto.
Un uomo che ti vizi.
Trovati un uomo che si addormenta abbracciato a te,
che ha sete dei tuoi baci e che abbia la priorità di renderti felice.
Trovati un uomo educato, pulito, gentile.
Un uomo che ti faccia venire la voglia di vivere, che renda le tue giornate meravigliose.
Un uomo che non ti faccia sentire mai sola.
Un uomo che ti faccia sentire completa e senza la mancanza d’altro.
Un uomo capace, sicuro.
Un uomo onesto.
Sincero.
Serio.
Trovati un uomo che renda migliore il tuo mondo e non peggiore.
Un uomo che viva per te e che ti faccia capire che siete l’altra metà del cuore.

– Denise Catarinella

view post Posted: 16/8/2019, 02:33     +1IL VERO SENSO DELLA PAROLA "AMARE" - RACCONTI

IL VERO SENSO DELLA PAROLA "AMARE".

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"Immagino che il motivo per cui
i nostri nonni duravano 50 anni insieme,
era perché non avevano 3,573 persone.
A propria disposizione come "seguaci"
Dando pareri, consigli e messaggi privati.

Tentandoli.

Perché sappiamo tutti che sarà più perfetta.
Che tu abbia già un partner,
ci sarà sempre un follower,
Qualcuno che sembra o si vede meglio
di "quello che hai".

Oggi, quando una relazione ha
problemi semplicemente ci consoliamo
Con il fatto che abbiamo "più opzioni"
e più persone a cui piacciamo.
Avendo questo falso senso di sicurezza.
Crediamo di "Piacere a molti".

Nessuno combatte più per conservare
qualcosa!
È tutto sostituito.

Quante volte diciamo: "che mi fotte cazzo, cerco un'altra."

Ci sono studi che indicano che
Una relazione seria di questi tempi
a causa del cattivo uso della tecnologia e
delle informazioni, ha una durata massima di soli 2-3 anni.

Perché sappiamo quanto sia facile e
normale SOSTITUIRE.

Senza capire che AMARE è l'unica cosa per cui vale realmente la pena vivere".

view post Posted: 16/8/2019, 02:22     +1AMORE. - RACCONTI

AMORE.

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Non esiste una persona giusta per noi. Esiste una persona che, se ti fermi un attimo a pensare, è in realtà la persona sbagliata. Perchè la persona giusta fa tutto giusto, arriva puntuale, dice le cose giuste, fa le cose giuste, ma non abbiamo sempre bisogno delle cose giuste. La persona sbagliata ti fa perdere la testa, fare pazzie, scappare il tempo, morire d'amore. Verrà il giorno in cui la persona sbagliata non ti cercherà e sarà proprio in quel momento in cui vi incontrerete che il vostro donarsi l'un l'altra sarà più vero. La persona sbagliata è, in realtà, quello che la gente definisce una persona giusta. Quella persona ti farà piangere, ma un'ora dopo ti asciugherà le lacrime. Quella persona ti farà perdere il sonno, ma ti darà in cambio una notte d'amore indimenticabile. Quella persona forse ti ferisce e dopo ti riempie di gentilezze chiedendo il tuo perdono. Quella persona potrà anche non essere sempre al tuo fianco ma ti penserà in continuazione. E' bene che ci sia una persona sbagliata per ognuno di noi perché la vita non è sicura, niente qui è sicuro, quello che è proprio sicuro è che dobbiamo vivere, ogni momento, ogni secondo, amando, sorridendo, piangendo, emozionando, pensando, agendo, desiderando, ottenendo.

view post Posted: 16/8/2019, 01:08     +1Nadia Toffa contraddetta nuovamente da Catia Brozzi - PARLIAMONE INSIEME

Nadia Toffa contraddetta nuovamente da Catia Brozzi ma il tono cambia
Nadia Toffa torna ad essere contraddetta da Catia Brozzi, l'imprenditrice di Perugia che aveva acceso un'interminabile polemica per una sua frase


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Catia Brozzi, l’imprenditrice di Perugia torna a contraddire Nadia Toffa anche dopo la sua prematura scomparsa. Stavolta i toni sono decisamente diversi ma Catia Brozzi non indietreggia e ribadisce la sua posizione. La polemica era stata scatenata da una frase detta dalla conduttrice de Le Iene. Ecco cos’è accaduto.

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Siamo sicuri che ricordate la polemica nata tra Nadia Toffa e Catia Brozzi in passato. Nadia Toffa aveva definito il tumore un dono, scatenando così un putiferio. Allora la conduttrice de Le Iene venne attaccata da molte persone che avevano magari perso un familiare per colpa del cancro o che stavano combattendo la malattia.



Tra le persone che avevano contestato Nadia Toffa, c’era anche Catia Brozzi, l’imprenditrice di Perugia che aveva criticato aspramente quella frase di Nadia Toffa. La donna aveva perso da poco la madre per colpa di un tumore. Oggi, dopo la scomparsa della presentatrice bresciana, Catia Brozzi torna a contraddire Nadia Toffa, anche se i toni sono decisamente cambiati:



Oggi in un’intervista ad Adnkronos Catia Brozzi dice:

“Ciao Nadia, sono Catia, questa volta scrivo io. Non avrei mai voluto dedicarti queste righe…non così. Anche con te ha vinto lui! Tu Guerriera vera che con i tuoi sogni le tue speranze hai cercato di convincere il popolo italiano che ti segue che si può vivere con il cancro, che lui è figo! No Nadia non è figo e perdonami per la rabbia di quasi due anni fa ma avevo appena lasciato andare mamma e di figo non c’era nulla”.

Catia Brozzi, che è presidente dell’Associazione Trasportatori cavalli italiani, ha spiegato perché aveva criticato in passato l’atteggiamento di Nadia Toffa.

“Era appena morta mia madre e leggere che il cancro è figo mi fece arrabbiare molto. Il cancro non è figo, il cancro è merda!”, ha aggiunto la donna.




Poi continua:

“Anche con te ha vinto lui, tu guerriera vera che con i tuoi sogni le tue speranze hai cercato di convincere il popolo italiano che ti segue che si può vivere con il cancro che lui è figo!. No, non è così”.




Catia Brozzi conclude così il suo sfogo:

“Non è giusto quello che ti è accaduto, non è giusto che una donna giovane come te deve andarsene per il cancro. La mia rabbia oggi è maggiore perché avrei voluto dire: La Toffa aveva ragione… Null’altro da aggiungere… Perdonami se anche solo per un attimo mi hai trovato fastidiosa…”




Alla fine dell’intervista, l’imprenditrice di Perugia ammette:

“L’ho ammirata, era un grande! vedevo tutti i suoi servizi ma non sono una ipocrita. Mi dispiace ma per me il cancro è una sconfitta dell’umanità”.

view post Posted: 14/8/2019, 20:00     +1LA FAMIGLIA DI NADIA TOFFA. - PARLIAMONE INSIEME

Nadia Toffa: la sua famiglia pubblica una foto sul suo profilo Instagram per ricordarla

La famiglia di Nadia Toffa ha pubblicato un post speciale nel profilo della conduttrice per ricordarla. Ecco la dolce dedica

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La famiglia di Nadia Toffa ad un giorno dalla sua scomparsa decide di rompere il silenzio e lo fa in un modo dolcissimo. I parenti hanno pubblicato una foto sul profilo Instagram della conduttrice scomparsa con annessa una dolcissima dedica. Ecco le loro parole

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“Cara piccola grande Nadia, figlia amata, adorata sorella, dolcissima zia, guerriera potente in ogni sfida, coraggiosa anche nell’ultima, la più difficile. Non ci sono parole per dire il vuoto che lasci in tutti noi.



Si spegne con te una luce calda, cristallina, ma rimane tutto l’amore che ci hai donato, resta ciò che hai costruito con tanta dedizione e determinazione per noi, per tanti.



Siamo forti della tua forza. Già un angelo in vita, ora sei libera e serena nell’Amore più grande. Riscaldati dall’abbraccio di tutti.”



La giornalista de Le Iene poco prima di andarsene aveva confessato che la sua paura più grande riguardava proprio sua mamma Margherita. L’inviata di Italia 1 in una toccante intervista al Corriere della Sera aveva confessato di non essere pronta a lasciarla da sola

“Nessun genitore dovrebbe rimanere senza figli“ diceva Nadia Toffa, e quella brutta paura purtroppo si è realizzata. Le due, come di consueto tra mamma e figlia, avevano un legame speciale che spesso andava oltre il legame familiari.

Dai numerosi post insieme si evinceva quanto le due donne fossero prima amiche. Una donna riservata Margherita, ma che non ha mai smesso di mostrarsi accanto a sua figlia nei momenti più complicati.


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view post Posted: 13/8/2019, 03:31     +1È il 2005. Nasce Lady Gaga - RACCONTI

È il 2005. Nasce Lady Gaga

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Lei è Stefani Joanne Angelina Germanotta. Nasce a New York il 28 marzo del 1986. Il padre è imprenditore, la madre è casalinga. Stefani cresce a Manhattan, frequenta una scuola cattolica per sole ragazze. È una studentessa diligente e disciplinata. Ma è insicura. Le compagne di scuola la bullizzano. Si appassiona ai musical. Ha talento. La sua voce incanta. Fa qualche comparsata in tv. Incontra un uomo più grande di vent’anni. Lui la violenta. Lei si rifugia nell’alcool. Va in terapia. Riparte da zero. Si iscrive alla Tisch, la scuola di recitazione più prestigiosa di New York. Si esibisce nei locali. Il padre scopre che canta con drag queen e spogliarellisti. Le dà un ultimatum. O torni all’università o ti taglio i fondi. È il 2005. Stefani ha 19 anni. Ha messo su una band. Suonano nei locali. Una talent scout la nota. Nasce Lady Gaga, un omaggio ai Queen. All’inizio scrive testi per artisti famosi. È il 2008. Esce “Fame”, il suo album d’esordio. Vende 15 milioni di copie. Lady Gaga lavora a testa bassa. I suoi testi parlano di paura. Paura degli uomini, del sesso, della dipendenza. Si mette in gioco. Lady Gaga si schiera con la comunità LGBT. Contro l’omofobia. Combatte il cyberbullismo. Si esibisce agli MTV Music Awards con un vestito fatto di carne bovina. Se non lottiamo per i nostri diritti siamo solo dei pezzi di carne. È un’artista eclettica. Comincia a recitare. È protagonista di “American Horror Story”. Produce 4 album. Parte per tournée mondiali. È costretta a fermarsi. Ha la fibromialgia cronica. I muscoli le fanno talmente male che non riesce a muoversi. Si riposa. Ma non si ferma. È il 2018. Bradley Cooper la sceglie come protagonista del suo film, “A star is born”. Recitano insieme, cantano insieme. Lei cura la colonna sonora. Vincono un Oscar per la migliore canzone originale, “Shallow”. La loro esibizione dal vivo lascia senza fiato tutto il mondo.

view post Posted: 12/8/2019, 01:24     +1“Belen e Cecilia Rodriguez ai ferri corti!”. - GOSSIP

“Belen e Cecilia Rodriguez ai ferri corti!”. È guerra tra le sorelle: di mezzo c’è lui

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Hanno tenuto banco per gran parte dell’estate Belen Rodriguez e sua sorella Cecilia. Lo hanno fatto mettendo in mostra tutta la loro mercanzia, sfoggiando look invidiabili, corpi mozzafiato, curve da capogiro. Hanno occupato i siti di mezzo internet con gli scatti in bikini o al mare, nelle serate di gala o di festa. Adesso le sorelle più famose d’Argentina o per lo meno tra le più famose della nostra televisione continuano a tenere in banco.

Ma lo fanno nel mondo del gossip. Perché c’è un’indiscrezione bollente che sta serpeggiando nelle ultime ore: Belen e Cecilia Rodriguez, che sono sempre state unite e inseparabili, che sono così simili tra loro e che hanno tanti interessi professionali in comune, sembrerebbero essere entrate in guerra. Proprio così, questa coppia così affiata e così bella, starebbe in queste ore rompendo in maniera forse definitiva. Ma noi ve lo avevamo iniziato a dire tempo fa.
Per tutta l’estate, infatti, non c’è stata una foto pubblicata insieme, mai vacanze in comune, mai qualcosa che potesse far pensare ad un rapporto veramente in forma, amorevole e sano. Adesso ci si mette il settimanale specializzato in gossip, Eva Tremila, che sarà in edicola il prossimo 9 agosto con all’interno proprio questa incredibile notizia. Da un po’ di tempo infatti Belen e Cecilia Rodriguez sembrano distanti: entrambe hanno trascorso le vacanze a Ibiza ma non sono mai state se non durante quella cena in famiglia famosa per il gestaccio del padre.


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E sapete chi c’è dietro tutto questo? Niente di meno che Stefano De Martino, il partner ritrovato di Belen Rodriguez, che le avrebbe chiesto di stare un po’ lontano dai riflettori e in pace dal gossip. E quindi anche dalla sorella Cecilia, sempre in cerca di visibilità. Lei, dal canto suo, si diverte con Ignazio Moser e addirittura si parla di un matrimonio in arrivo. Ha bisogno, insomma, di stare al centro dell’attenzione e lo abbiamo visto.

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Balletti hard, danze sul cubo, effusioni roventi. Cecilia Rodriguez è un vero catalizzatore di notizie. E forse per Belen e Stefano questa cosa, adesso, non è ben vista. Ecco allora che è stata dichiarata guerra. E chissà come andrà finire visto che in ballo non c’è una semplice amicizia o un rapporto di lavoro. C’è la famiglia.

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vestite si MA?

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view post Posted: 7/8/2019, 04:11     +1LA STORIA DI ELEONORA - RACCONTI
LA STORIA DI ELEONORA

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[size=7][color=orange]Lei è Eleanora. Nasce a Philadelphia nel 1915. Il padre ha 16 anni. È un trombettista. La madre ne ha 13. Fa le pulizie. Il padre va in guerra. Al ritorno, parte in tournee e abbandona la famiglia. Anche la madre fa le valigie. Va al nord, in cerca di lavoro. Eleonora rimane con la zia a Baltimora. È una bambina. Viene mandata a fare le pulizie nei palazzi e in un bordello. Qui, la tenutaria le fa ascoltare i suoi dischi jazz. Eleanora è rapita dalla musica. Le piace cantare. Sogna. Ha 10 anni. Un vicino di casa la stupra. Lei finisce sotto accusa. Lo ha sedotto. La rinchiudono in un istituto di correzione. La madre riesce a tirarla fuori. Si trasferiscono ad Harlem. Eleonora è un’adolescente sola. Lavora in un altro bordello. Questa volta si prostituisce. Viene arrestata. Sconta 4 mesi di carcere. Esce. Cerca lavoro come ballerina. Durante un’esibizione, si mette a cantare. La sua voce incanta. Comincia a farsi conoscere nei club. Nasce Billie Holiday. È il 1936. Billie incide con il suo nome. La sua voce è drammatica, intensa, carica di emozioni. Lavora con i grandi del jazz. Diventa amica di Lester Young. È la prima cantante di colore a esibirsi insieme a musicisti bianchi. Ma rimane pur sempre una sporca negra. Nei locali deve usare l’ingresso riservato. E restare chiusa in camerino. Non deve farsi vedere oltre lo stretto necessario. È il 1939. Billie sfida le discriminazioni razziali. Canta Strange fruit. Parla del corpo di un nero ucciso e appeso a un albero. Come uno strano frutto. Lo sbatte in faccia a tutti i bianchi che la ascoltano. È il 1941. È una cantante famosa. Conosce Jimmy. Lui è violento. Lei è succube. Dipende in tutto e per tutto da lui. Si sposano. Scopre che lui la tradisce. Muore sua madre. È distrutta. Si droga. Beve. La sua voce ne risente. Ha la cirrosi epatica. La sua salute peggiora. È il 15 marzo del 1959. Lester Young muore. La famiglia non la fa cantare al funerale. Per Billie è un duro colpo. Non si riprende. Viene trovata incosciente nel suo appartamento di New York. La ricoverano. Nella stanza c’è della droga. La arrestano. Muore in ospedale il 17 luglio del 1959. Sola. A 44 anni.
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#carmeloabbate #storienere[/color][/size]
view post Posted: 7/8/2019, 04:04     +1STORIA DI LORENZO - RACCONTI

STORIA DI LORENZO.

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Lui è Lorenzo. Ha 3 anni. È Natale. Chiede un regalo ai genitori. Vuole diventare una bambina. Mamma e papà pensano a uno scherzo. È così piccolo. Cosa può capire. Loro gli fanno trovare le macchinine. Lorenzo ci rimane male. Non le vuole. Si arrabbia. Preferisce le bambole. I suoi cartoni preferiti sono quelli con le principesse. Ariel, Aurora, Biancaneve. Lorenzo apre l’armadio della mamma. Prende vestiti, foulard, gonne. Li indossa. Sfila. Si guarda allo specchio. Fa la ruota. Come le principesse. La mamma lo osserva. Non capisce. Lei è Mariella. Lei non si spiega il comportamento del figlio. Lorenzo cresce. È insofferente. Triste. Frustrato. Sembra una femmina. I compagni di scuola lo prendono in giro. Frocio. Finocchio, Ricchione. Lorenzo è tutto ciò. Lorenzo è un fenomeno da baraccone. Viene deriso perfino dagli insegnanti. Lo chiamano signorina. Davanti a tutti. Lorenzo non ha amici. Mariella è preoccupata. Parla con i docenti. Fanno spallucce. Le dicono di non prendersela. Sono ragazzi. Sono solo parole. Lorenzo subisce un’aggressione fisica. È sempre più isolato. Ha 13 anni. Chiede aiuto a uno psicologo. Le scuole superiori sono un inferno. Il linguaggio è sempre lo stesso. Lorenzo si vergogna. Non vuole uscire. Si rifiuta di andare al mare. Non vuole mostrare il suo corpo. Non gli appartiene. Mariella non ce la fa più. Cerca di avvicinarsi al figlio. Legge. Si informa. Vuole capire. Gli parla. È il 2016. Lorenzo ha 16 anni. Inizia la transizione di genere. La mamma è al suo fianco. Sono due pazzi. Gli dicono di non farlo. Di aspettare. Lorenzo è piccolo. Non sa quello che vuole. Mariella Fanfarillo non ascolta nessuno. Rivolta il mondo. Lotta. Affronta tutti i pregiudizi. Passa un anno. Lorenzo ottiene il cambio anagrafico di sesso, senza obbligo di operazione. È il secondo caso in Italia. Ora lei è Olimpia. Ha 19 anni. È felice. Ha trovato se stessa.
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#carmeloabbate #storienere

view post Posted: 7/8/2019, 03:44     +1LA DRAMMATICA STORIA DI ALEXANDRA. - RACCONTI

LA DRAMMATICA STORIA DI ALEXANDRA.

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Lei è Alexandra. Ha 15 anni. È di Dobrosloveni, un villaggio nel sud della Romania. È il 24 luglio del 2019. La ragazza fa autostop per tornare a casa. Una macchina si ferma. Dentro c’è un uomo di una certa età. Ha i capelli grigi. Lei sale. L’auto parte. L’uomo la lega e la porta a Caracal, nella sua proprietà. La picchia. La stupra. Poi le sequestra il cellulare e la chiude dentro una stanza. Alexandra è prigioniera. Ma lui ha fatto un errore. Grave. Ha dimenticato il suo telefono dentro la camera. Rimasta sola, Alexandra chiama subito la polizia. Si presenta. Mi chiamo Alexandra Macesanu, ho 15 anni, sono stata violentata, per favore, venite presto, non so dove sono. Il poliziotto le risponde con un tono scocciato. Che vuol dire non sai dove sei? Come pensi che ti troviamo? Alexandra dice che l’ha portata a Caracal, ma non sa dove si trova. Implora l’agente di non riattaccare. Ha paura. Supplica. L’operatore la rimprovera. Passano 2 minuti. Lei richiama. Ha visto una diga prima di arrivare in quella casa. Legge un nome trovato su un biglietto da visita. Dice che sta chiamando dal telefono dell’uomo. Supplica. Ha paura. Lui è tornato. I poliziotti le dicono basta. Non possono stare al telefono. Deve tenere la linea libera. Nella notte, una donna chiama la polizia. Dice che vede dei movimenti sospetti in una casa. Nessuno la prende sul serio. È la casa dove è tenuta prigioniera Alexandra. La polizia si presenta 19 ore dopo. Dentro ci sono i resti del cadavere di Alexandra, e di un’altra ragazza, Luiza Melencu, 18 anni. L’uomo viene arrestato. Lui è Gheorghe Dinca, 65 anni, di professione meccanico. Confessa i due omicidi. La popolazione scende in piazza. Protesta. Il capo della polizia viene licenziato. La folla non è soddisfatta. Davanti al ministero degli Interni è apparsa una scritta. Polizia assassina.
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#carmeloabbate #storienere

view post Posted: 3/8/2019, 22:48     +1LA DRAMMATICA STORIA DI AMY. - RACCONTI

LA DRAMMATICA STORIA NDI AMY.

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Lei è Amy. Ha 10 anni. Vive a Cleveland, Stati Uniti. È una bambina solare. Dallo sguardo vispo. Amy si sente grande. Ha voglia di fare. È estate. Con l’amica del cuore Kristen mette su un club di babysitter. Come quelli dei film per adolescenti. Girano il quartiere. Fanno volantinaggio. Amy ama cantare. Il suo sogno è entrare nel coro. È il 27 ottobre del 1989. Il fratellino Jason la aspetta a casa. Lei è uscita da scuola. Tarda. Non torna. Il bambino chiama i genitori. Loro sono Margaret e Mark. Si precipitano a cercarla. Bussano alla porta degli amici. Perlustrano tutti i posti che frequenta la figlia. Amy non si trova. Chiamano la polizia. l’amica del cuore Kristen dice che Amy quel pomeriggio ha ricevuto una telefonata. Un uomo le ha detto di essere un collega della mamma. Le ha chiesto se poteva aiutarlo a cercare un regalo. Era un segreto. Non doveva dirlo a nessuno. Amy era entusiasta. Le sembrava una cosa da grandi. Aveva il provino del coro. Ci ha rinunciato. Si è incontrata con quell’uomo. Un compagno dice di aver visto Amy nel centro commerciale. Era insieme a qualcuno. Occhiali tondi, capelli scuri, una leggera calvizie. L’identikit fa il giro delle televisioni. Nessuno si fa avanti. È l’8 febbraio del 1990. Sono passati 4 mesi dal giorno della scomparsa. Lei è Janet. Sta facendo jogging. Vede qualcosa tra le foglie. Si avvicina. È il corpo decomposto di una bambina. Amy Mihaljevic è morta. È stata colpita alla testa. Pugnalata al collo più volte. È rimasta in agonia per 30 minuti. Ci sono tracce di sangue sulle mutandine. Forse è stata violentata. Il corpo è troppo decomposto per confermarlo. La madre cade in depressione. Beve. Il padre se ne va di casa. La polizia indaga. Un uomo viene sospettato. Lui è Billy. Ha 35 anni. È un fattorino. Ha partecipato alle ricerche di Amy nei giorni della scomparsa. Ma dopo il ritrovamento del corpo, si è tolto la vita. Mancano le prove per inchiodarlo. L’assassino di Amy è ancora libero.
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#carmeloabbate #storienere

view post Posted: 3/8/2019, 20:27     +1LA STORIA DI PAOLO - RACCONTI

LA STORIA DI PAOLO.

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Lui è Paolo. Ha 49 anni. Vive a Milano. Lui è un uomo solo. Cerca compagnia su internet. Conosce Patrizia. Su Facebook. Lei ha 44 anni. È appassionata di politica. Sostiene il diritto all’autodifesa. Si innamorano. Lei si trasferisce. La loro storia è subito tormentata. Lei soffre di crisi depressive. Non vanno d’accordo. Litigano. Si lasciano. Patrizia si sposa con un altro, ma l’idillio dura poco. Divorzia. Cerca Paolo. Si ritrovano. Vanno a vivere insieme. Questa volta a Serravalle, Treviso. Aprono un ristorante. Le cose tra loro non migliorano. Escono poco. Non stanno quasi mai insieme. Discutono. Litigano. Paolo si chiude in se stesso. Beve. Non comunica. Dopo qualche tempo arriva da loro una ragazza. Lei è Angelica. Ha 24 anni. Viene da Lentini, Sicilia. Ha conosciuto Patrizia su internet. Sono diventate amiche e hanno instaurato un rapporto profondo. Angelica la chiama mamma. Inizia la convivenza a tre. Paolo non è contento. Passa sempre più tempo sui social. Affida ad internet i suoi pensieri. Dice che la vita è troppo breve per avere rimpianti. Dice che bisogna amare le persone che ti trattano bene e scordarsi di quelle che non lo fanno. Paolo vorrebbe essere felice. È il 19 luglio del 2019. Sono in casa. Scoppia l’ennesima lite. Paolo e Patrizia urlano. Patrizia è esasperata. Lo aggredisce. Angelica la aiuta. Prendono un bastone. Lo picchiano. Lui prova a difendersi. Alza il polso. Glielo rompono. Lo colpiscono sul volto, alla testa. Paolo cade sul letto. È incosciente. Loro prendono un cuscino. Lo soffocano. Angelica chiama la polizia. È agitata. Dice che c’è un uomo privo di coscienza. La polizia trova il corpo. È pieno di lesioni. Intorno c’è sangue. Paolo Vaj è morto. Le due donne hanno lievi escoriazioni. Vengono portate in ospedale e medicate. La polizia le interroga. Loro confessano. Dicono che Paolo era ubriaco. Le ha aggredite e loro si sono difese. la versione non regge. La polizia esclude la legittima difesa. Patrizia Armellin e Angelica Cormaci vengono arrestate con l’accusa di omicidio volontario. Prima di morire Paolo ha scritto che un buon divorzio è meglio di un pessimo matrimonio.

#carmeloabba #storienere

view post Posted: 3/8/2019, 20:14     +1STORIA DI BETHANY - RACCONTI

STORIA DI BETHANY

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Lei è Bethany. È una bambina. Abita con i genitori e i due fratelli nella piccola isola di Kauai, alle Hawaii. Il padre e la madre sono surfisti provetti. Lei ha imparato ad andare sulla tavola quando ancora non camminava. Passa più tempo in acqua che sulla terraferma. Ha un grande talento. Ha 13 anni. Ha già vinto diverse gare. È la migliore dell’isola. È il 31 ottobre del 2003. La vigilia di Halloween. Le scuole sono chiuse. Bethany si organizza con la sua migliore amica, Alana. Decidono di andare a surfare la mattina presto nella loro spiaggia preferita, “The tunnels”. Il padre e il fratello di Alana vanno con loro. Il papà di Bethany non può. Deve andare in ospedale per sottoporsi a un intervento chirurgico al ginocchio. I quattro raggiungono la spiaggia. Sono le 7,30 del mattino. C’è silenzio. Si sente solo il rumore del mare. Bethany è distesa. Il petto appoggiato sulla tavola, le braccia che penzolano dentro l’acqua. Parla con Alana. Non sente nulla. Solo uno strappo, qualcosa che cerca di trascinarla giù. Lei si aggrappa alla tavola. Resiste. Si guarda intorno. L’acqua è rossa. Guarda il suo braccio. Non c’è più. Uno squalo tigre di più di quattro metri glielo ha strappato. Urla. Chiama gli altri. Il padre di Alana la soccorre. La porta a riva. Taglia il laccio della tavola e lo stringe attorno a quel che resta del suo braccio. Arrivano i soccorsi. Bethany viene portata in ospedale. È incosciente. L’intervento del padre viene rimandato. C’è un’urgenza. Gli dicono che una ragazza è stata attaccata alla spiaggia “The Tunnels”. Lui vede passare una barella. Riconosce la figlia. Bethany ha perso molto sangue. La operano. Fanno trasfusioni. Sperano. Pregano. Bethany ce la fa. Non ha più un braccio, ma ha ancora voglia di surfare. Finita la convalescenza è di nuovo sulla tavola. Impara tutto da capo. Si adatta alla nuova vita. Vince numerose gare. Bethany Hamilton è una campionessa di surf. Si sposa. Ha due figli. Dice che nella sua vita lei voleva solo surfare. E l’avrebbe fatto anche senza gambe.
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#carmeloabbate #storienere

1051 replies since 9/1/2010