IL Mondo di Lucy M

Posts written by lucy1

view post Posted: 12/9/2022, 19:52     LA VERA STORIA DI QUESTO QUADRO ❤ - RUBRICA

LA VERA STORIA DI QUESTO QUADRO ❤

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LA VERA STORIA DI QUESTO QUADRO ❤
Chi di voi non ha mai visto questo quadro?
È famosissimo e si trova in quasi tutte le case.
Avanti al letto della nonna o sopra il caminetto in
cucina.
È la "Madonnina" più riprodotta di tutti i tempi.
Voglio raccontarvi la sua origine ❤
In realtà, il quadro ritrae una fanciulla di undici
anni, Angela Cian, con il fratellino più piccolo
Giovanni in braccio.
Il pittore Roberto Ferruzzi (Dalmazia 1853 -
Luvigliano, Colli Euganei, 1934) era figlio di un
noto avvocato, e, dopo gli studi classici, si iscrisse
alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università di
Padova.
Molto dotato nel disegno, pur continuando i
corsi universitari, studiò disegno e pittura e si
dedicò anche alla musica. Nel 1879 si stabilì a
Luvigliano (Colli Euganei) dove si dedicò
esclusivamente alla pittura creando attorno a sé
un cenacolo culturale che divenne meta dei
maggiori artisti dell’epoca.
Un giorno vide una ragazzina, Angelina Cian,
seconda di quindici figli, che teneva in braccio il
fratellino Giovanni addormentato. L'immagine
dei fratellini colpì il pittore per la sua tenera
dolcezza, e la riprodusse in un dipinto che
intitolò ‘Maternità’.
Il dipinto fu esposto alla Biennale di Venezia nel
1897 e venne premiato; il successo popolare
suggerì un cambiò di titolo in ‘Madonnina’.
Il quadro fu acquistato per tremila lire, cifra
astronomica per l’epoca, e più volte rivenduto.
Infine fu acquistato dai fratelli Alinari, noti
fotografi di Firenze che lo misero in esposizione
nei loro studi. Fu ancora rivenduto, ma i fratelli
Alinari si riservarono i diritti di riproduzione.
La "Madonnina", detta "delle vie", o "del riposo",
fu riprodotta in migliaia di copie, biglietti,
"santini", oggetti di devozione.
Durante la Seconda Guerra mondiale,
l'ambasciatore americano in Francia, John G.A.
Leishman, acquistò il quadro, ma durante il
viaggio verso gli Stati Uniti la nave venne silurata
e la bella Madonnina finì in fondo al mare. Alcuni
sostengono che non sia perduta, ma in una
collezione privata in Pennsylvania.
La ragazza del ritratto, Angelina, che ispirò la
Madonnina, si era nel frattempo trasferita a
Venezia. Si sposò e seguì, nel 1906, il marito in
California, a Oakland. Ebbe dieci figli, ma la sua
felicità svanì per l’improvvisa morte del marito;
vedova, non fu in grado di affrontare le avversità
della vita; i suoi figli furono ospitati in
orfanatrofio e lei, in preda alla disperazione, fu
internata in manicomio. Morì nel 1972.
Non sapeva che il suo viso avrebbe ispirato
milioni di preghiere in tutto il mondo ❤️

view post Posted: 10/9/2022, 13:06     IL COLEOTTERO PIù GRANDE DELLA TERRA - RUBRICA

IL COLEOTTERO PIù GRANDE DELLA TERRA

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Macrodontia cervicornis è il coleottero più grande della Terra, con alcuni esemplari che superano i 17 cm di lunghezza: un grande contributo a questo primato viene dalle mandibole lunghissime, da cui viene anche il nome di questo animale. Macrodontia infatti significa “dente lungo”, e cervicornis significa “corno di cervo”.
La Macrodontia cervicornis vive principalmente nelle foreste pluviali di Colombia, Ecuador, Perù, Bolivia e Brasile.
Attualmente fa parte della Lista rossa delle specie minacciate dall’Unione internazionale per la conservazione delle risorse naturali (IUCN).
📸: Shutterstock

view post Posted: 10/9/2022, 01:15     STATUUA DI BRONZO DEDICAATA AI PIù GRANDI CANTAUTORI - DIVE E DIVI DI TUTTI I TEMPI.

-..-.-Statua bronzea di grandezza naturale dedicata ai nostri più grandi cantautori: Lucio Dalla e Franco Battiato.
Lo scultore è Placido Calí. .-.-
Potrete ammirarla in piazza Belvedere a Milo (CT).


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view post Posted: 10/9/2022, 00:32     UN' ANZIANA SIGNORA. - RACCONTI

UN' ANZIANA SIGNORA.


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Un’anziana signora si siede in un caffè…
La cameriera porta il menu al tavolo e chiede l’ordine.
La vecchia signora risponde:
“Quanto costa un pezzo di torta?”
La cameriera risponde:
“3 euro”
La donna anziana prende alcune monete dalla tasca, inizia a contare lentamente e poi chiede di nuovo:
“… e quanto costa quella più piccolina?”
La cameriera si innervosisce un po’, dato che aveva molti tavoli da servire. Le rispose:
“2 euro”
“Va bene, allora prendo volentieri quella più piccola”, rispose la vecchia signora.
La cameriera portò scocciata la torta e mise subito il conto sul tavolo pensando tra se, “che tirchia, che vada via subito…”
La vecchia signora, mangiando molto lentamente e con piacere la torta, si alzò lentamente, mise i soldi sul tavolo e se ne andò.
Quando la cameriera andò per pulire il tavolo, si accorse che la vecchia signora le aveva lasciato 1 euro di mancia. L’emozione e la sorpresa le fecero scendere una lacrima.
Un'anziana signora si siedeSi voltò velocemente alla ricerca dell’anziana donna per ringraziarla. Era troppo tardi, se ne era andata e non era più visibile al suo sguardo.
Lei si sentì in colpa per aver giudicato tirchia quella vecchietta. La vecchietta aveva solo 3 euro e si era limitata a prendere una fettina di torta da 2 euro per lasciarle una mancia.
MORALE: Questa storia commovente dimostra chiaramente che non si possono trarre conclusioni affrettate. Perché prima di giudicare qualcuno si dovrebbe guardare dentro alle sue mura, conoscere le sue paure e le preoccupazioni. Allora vedrai quanto sia fragile l’uomo dietro la maschera dell’apparenza….
-- Autore sconosciuto

view post Posted: 9/9/2022, 22:35     TUTTI I BIMMBI DEL MONDO. - FRASI E AFORISMI

TUTTI I BIMBI DEL MONDO

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Vorrei che i bambini di tutto il mondo potessero giocare.
Potessero avere una famiglia che si prenda cura di loro.
Un risveglio al mattino con coccole e solletico.
Che non provino neppure per un attimo il senso della fame, della sete.
Che non provino la paura di essere soli, abbandonati, ammalati.
Vorrei che ogni bambino del mondo fosse semplicemente un Bambino felice. ❤
(Dal web)

view post Posted: 9/9/2022, 01:18     CHE BELLE QUELLE DONNE.. - POESIE

CHE BELLE QUELLE DONNE...

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Che belle le donne.
Le donne autonome, indipendenti, stabili.
Che belle quelle donne che non dipendono da
nessun uomo.
Che belle le donne che non hanno bisogno di
farsi corteggiare con quattro spicci.
Che belle le donne che se ne fregano dei soldi
degli altri.
Che belle le donne che si viziano da sole.
Che belle le donne che non conquisti con i soldi
ma hanno bisogno d’altro per essere conquistate.
Sono belle anche quelle che pagano. Quelle che
non si fanno problemi e pagare un caffè o una
cena. Che belle quelle donne che non aspettano
che sia l’uomo a pagare.
Che belle quelle donne che non sbavano dietro al
ragazzo benestante, perché loro sono
indipendenti. Loro non hanno bisogno di soldi
ma di valori veri. Sono proprio quelle le donne
che valgono. Sono proprio quelle le donne su cui
puoi contare perché sai per certo che non ti
hanno scelto per il tuo conto in banca.
Che belle le donne che se hanno bisogno di
qualcosa se la comprano. Senza dover contare su
nessuno.
Sono tutte belle le donne ma ci sono donne che
sono ancora più belle e sapete chi?
Quelle indipendenti.
Quelle con carattere.
Quelle che non vogliono dipendere dagli altri.
Si, sono proprio belle.
Sono talmente belle che certi uomini le temono.
Anzi, le evitano proprio. 🤩
- Dal web.

view post Posted: 8/9/2022, 21:28     E' MORTA LA REGINA ELISABETTA. - EVENTI

E' MORTA LA REGINA ELISABETTA.

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CIAO REGINA DEL SECOLO ! ❤ R.I.P. ❤
Una Regina, Elisabetta seconda, che ha attraversato tre quarti del novecento e ha guadagnato pure un quarto del secolo successivo.
Una Regina pari per grandezza a Elisabetta Regina della seconda parte del mille cinquecento e inizio seicento. E la Regina Vittoria del secolo ottocento e inizio novecento. Quindi una grande donna. E come tutte le grandi donne, ha sopportato innumerevoli difficoltà ed è sempre riuscita a mantenere in equilibrio il Regno Unito con saggezza e lungimiranza.
Salutiamo così una regnante del 1926, che stava quasi lambendo il secolo di vita. Se ne è andata con massima tranquillità, avendo fino all’ultimo dimostrato di saper governare la sua isola, conferendo due giorni fa il titolo di primo Ministro a Liz Truss.
~ Gianfranco Moretton ~

view post Posted: 1/9/2022, 01:30     LA BAMBINA E IL CALABRONE ..... - RACCONTI

LA BAMBINA E IL CALABRONE .....

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Ero sul terrazzo di casa mia in un pomeriggio dorato ..quando volò sopra dei fiori di geranio di montagna bianchi e rosa : un grosso , nero calabrone
Volava da un fiore all' altro ...sempre sullo stesso geraneo..
"Basta vai via rovini tutti i fiorellini ..vai a succhiare quello rosso di geraneo...hai capito..???"
Urlai da sola come una stupidina pensando mi sentisse..ma nella testolina dei miei sette anni : ero sicura di sii
Infatti si fermò: con quelle ali che a guardarle bene eran come lucenti.,.trasparenti...gli occhietti non eran neri ma azzurri come i laghetti di montagna ??? che sarà mai...pensai
non ci volle molto la risposta arrivò..in una luce rosata quasi rossa...e io mi ritrovai dentro le corolle del geraneo
"Ehi maaa dove sono e tu mi hai rapito?? vuoi un riscatto forse??..sai hai fatto un brutto affare : mia mamma non ha denaro e non ho papà"
"Mauriel..piccina non voglio denaro che ne farei quì nella TERRA DELLE FATE ??...mi guardavi e ho capito che mi consideravi brutto, bruttissimo anzi...ma dovevi guardare con gli occhi del cuore ...; però un pochino ci sei riuscita...
All' improvviso il calabrone nero non v' era più..: una bellissima creatura stava davanti a mè!!!
Capelli lunghi neri , lucenti occhi azzurri...elegante in velluto marrone e oro, ma aveva le ali trasparenti...e gli occhi erano i suoi : del calabrone!!!
"Sorpresa ...sono un elfo del giardino dei fiori che si trova nella città di CRISTALLO..nei tumuli faerici...;
ogni tanto vengo nei MONDI ...a prelevare un pò di nettare per impollinare altri fiori e creare nuove specie; sei delusa..."
"Nooo sei bellissimo ...padrone di venire nel mio terrazzo a prendere tutto il nettare che vuoi: ci sono anche le rose e il basilico"
"Gentile signorina vi ringrazio a una condizione: un ballo ogni volta che verrò???"
"Si urrrà "
L' elfo si inchinò e io volai con lui in un cielo terso... sopra un castello che brillava come pietre preziose.
..il vento ci sollevava posandoci di fiore..in germoglio..fino alla fine dell' orizzonte dove i folletti mi donaron una monetina dorata : dalla loro pentola
La testa mi girava per il continuo danzare ...e sedendomi a terra nel muschio soffice chiusi gli occhi!!!...
ritrovandomi sul terrazzo : in mano avevo un dischetto di legno:
"le cose di quassù non durano laggiù..ma sono ugualmente preziose Mauriel..alla prossima "..racc di mara cuttica

view post Posted: 1/9/2022, 01:20     Che meraviglia di donna - RUBRICA

Che meraviglia di donna


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"I vecchi hanno solo un diritto: quello di morire."
“Potrei dire che chi l'ha detto è un cretino, ma invece dirò che è stato utile: ha rotto una ipocrisia, perchè è vero che diamo fastidio. A parole ci vezzeggiano, ma poi ci mettono nelle RSA, prima di metterci nella tomba.L'ipocrisia sui vecchi è tremenda, se non ci salviamo da soli è l'inferno".
-«La gente è diventata troppo seria, io ho 91 anni ma ho la fortuna di essere molto ironica, così non mi accorgo della presenza della morte che mi osserva da vicino pronta a prendermi, e la mattina continuo ad alzarmi contenta».
«Che gli anziani non servisse"I vecchi hanno solo un diritto: quello di morire."
“Potrei dire che chi l'ha detto è un cretino, ma invece dirò che è stato utile: ha rotto una ipocrisia, perchè è vero che diamo fastidio. A parole ci vezzeggiano, ma poi ci mettono nelle RSA, prima di metterci nella tomba.L'ipocrisia sui vecchi è tremenda, se non ci salviamo da soli è l'inferno".
-«La gente è diventata troppo seria, io ho 91 anni ma ho la fortuna di essere molto ironica, così non mi accorgo della presenza della morte che mi osserva da vicino pronta a prendermi, e la mattina continuo ad alzarmi contenta».
«Che gli anziani non servissero a mandare avanti il Paese forse poteva essere vero un tempo ma se oggi guardo all’età di molti grandi industriali, architetti, professori, scienziati, spesso vedo settantenni e anche ottantenni. Potrei dirti che chi lo ha detto è un cretino, ma invece ti dirò che è stato utile: ha rotto un’ipocrisia, perché è vero che diamo fastidio. Ci chiamano nonnini, nonnetti, a parole ci vezzeggiano ma poi ci mettono nelle Rsa, prima di metterci nella tomba. L’ipocrisia sui vecchi è tremenda, se non ci salviamo da soli è l’inferno. Ogni giorno vedo ciò che accade intorno a me e come vengono considerate le persone della mia età».
«Che diamo fastidio perché costiamo, perché siamo una spesa medica e sociale, perché prendiamo le pensioni, perché occupiamo posti negli ospedali e case o abitiamo in quelle dei figli e magari abbiamo la colpa di continuare a fare un lavoro. Io ho una rubrica delle lettere sul “Venerdì di Repubblica”, a un certo punto qualcuno ha cominciato a scrivermi, una minoranza per carità, che era tempo che lasciassi posto ai giovani. Nello stesso momento lo stesso pensiero è passato per la testa di colleghe più giovani. Io non mi considero inamovibile, se mi dicessero che le mie cose non interessano più, che sono rimbambita, non più capace di scrivere o fuori tempo allora farei subito un passo indietro, ma non per una questione anagrafica, non perché sono vecchia. Non è una colpa».
«Ho la fortuna di aver sempre lavorato e risparmiato e di poter essere ancora indipendente, ma te lo ripeto: i vecchi danno fastidio e la gente non accetta che possano ancora lavorare. Dieci anni fa, quando avevo appena passato gli 80, un giorno un giovane tassista che aveva sentito che parlavo di impegni di lavoro al telefono, alla fine della corsa mi chiese: “Ma lei ancora lavora? Ma non è tempo di smettere e riposarsi? Che cosa fa?” Risposi: “Sa, sono una cuoca, continuo a cucinare”. A quel punto lui disse: “Ah, allora ok”. Se stai in cucina può andare bene, non disturbi troppo…».
«Ti regalo una notizia: non tutti i vecchi sono sordi! Questa è un’altra cosa che mi fa impazzire, ti parlano e gridano o scandiscono le parole, come se fossi sorda o rincretinita. Ci trattano come i bambini e ogni frase finisce con il sorriso. Poi ci sono quelli che vogliono rassicurarti e con tono consolatorio ti dicono: “Dai, che vivrai fino a cent’anni”. Ma fatti gli affari tuoi, io non ho futuro ma ho un bellissimo passato, ho vissuto nell’Italia meravigliosa della ricostruzione e del boom economico e sono piena di memorie che mi tengono compagnia, non ho bisogno di compassione».
«Io, da giovane, i vecchi nemmeno li vedevo, non ho mai conosciuto i miei nonni e vivevo sempre tra i miei coetanei. Quando avevo 16 anni ricordo che i miei amici erano tutti innamorati di una ragazza bellissima che di anni ne aveva 26, io ero stupita e continuavo a chiedere: ma come fa a piacervi una così vecchia?! Quante cose ho visto, durante la guerra ho assistito al matrimonio di una mia amichetta che aveva 14 anni e che aveva avuto la dispensa dal vescovo per sposarsi con un ragazzo che partiva per il fronte. Mi piacciono tanto le storie del passato, le conservo con cura, ma senza alcun rimpianto».
«Porto sempre con me il bastone quando esco, mi aiuta a camminare ma serve anche molto, non tanto per difesa quanto per offesa, mi è utile con i giovanotti maleducati o con i vecchi che non sanno stare al mondo. Poche settimane fa, durante il mio piccolo giro intorno a casa, ho dato dei soldi a un ragazzino africano. Un signore mi ha vista e ad alta voce ha cominciato a criticarmi, dicendo che venivano dall’Africa per colpa di gente come me che li mantiene e li foraggia; gli sono andata incontro mentre continuava a criticarmi, ho alzato il bastone e gliel’ho messo sotto il mento e gli ho detto soltanto: “Non permetterti di dire un’altra parola, fascista”. Si è dileguato».
«Vivo alla giornata, la mia vita comincia la mattina quando mi sveglio e finisce quando vado a letto la sera, sperando sempre di morire nel sonno. Sai, io non sono vecchia, non sono un’ottantenne, io sono ultra-vecchia, penso spesso che potrei avere un figlio di più di settant’anni».
«A chi è giovane oggi vorrei dire: “Svegliatevi, informatevi, leggete libri, è una cosa che costa poco, puoi fare da solo e riempie di gioia”. Non è mai tempo perso!»...
Immensa e unica Natalia Aspesi
-- Autore sconosciutoro a mandare avanti il Paese forse poteva essere vero un tempo ma se oggi guardo all’età di molti grandi industriali, architetti, professori, scienziati, spesso vedo settantenni e anche ottantenni. Potrei dirti che chi lo ha detto è un cretino, ma invece ti dirò che è stato utile: ha rotto un’ipocrisia, perché è vero che diamo fastidio. Ci chiamano nonnini, nonnetti, a parole ci vezzeggiano ma poi ci mettono nelle Rsa, prima di metterci nella tomba. L’ipocrisia sui vecchi è tremenda, se non ci salviamo da soli è l’inferno. Ogni giorno vedo ciò che accade intorno a me e come vengono considerate le persone della mia età».
«Che diamo fastidio perché costiamo, perché siamo una spesa medica e sociale, perché prendiamo le pensioni, perché occupiamo posti negli ospedali e case o abitiamo in quelle dei figli e magari abbiamo la colpa di continuare a fare un lavoro. Io ho una rubrica delle lettere sul “Venerdì di Repubblica”, a un certo punto qualcuno ha cominciato a scrivermi, una minoranza per carità, che era tempo che lasciassi posto ai giovani. Nello stesso momento lo stesso pensiero è passato per la testa di colleghe più giovani. Io non mi considero inamovibile, se mi dicessero che le mie cose non interessano più, che sono rimbambita, non più capace di scrivere o fuori tempo allora farei subito un passo indietro, ma non per una questione anagrafica, non perché sono vecchia. Non è una colpa».
«Ho la fortuna di aver sempre lavorato e risparmiato e di poter essere ancora indipendente, ma te lo ripeto: i vecchi danno fastidio e la gente non accetta che possano ancora lavorare. Dieci anni fa, quando avevo appena passato gli 80, un giorno un giovane tassista che aveva sentito che parlavo di impegni di lavoro al telefono, alla fine della corsa mi chiese: “Ma lei ancora lavora? Ma non è tempo di smettere e riposarsi? Che cosa fa?” Risposi: “Sa, sono una cuoca, continuo a cucinare”. A quel punto lui disse: “Ah, allora ok”. Se stai in cucina può andare bene, non disturbi troppo…».
«Ti regalo una notizia: non tutti i vecchi sono sordi! Questa è un’altra cosa che mi fa impazzire, ti parlano e gridano o scandiscono le parole, come se fossi sorda o rincretinita. Ci trattano come i bambini e ogni frase finisce con il sorriso. Poi ci sono quelli che vogliono rassicurarti e con tono consolatorio ti dicono: “Dai, che vivrai fino a cent’anni”. Ma fatti gli affari tuoi, io non ho futuro ma ho un bellissimo passato, ho vissuto nell’Italia meravigliosa della ricostruzione e del boom economico e sono piena di memorie che mi tengono compagnia, non ho bisogno di compassione».
«Io, da giovane, i vecchi nemmeno li vedevo, non ho mai conosciuto i miei nonni e vivevo sempre tra i miei coetanei. Quando avevo 16 anni ricordo che i miei amici erano tutti innamorati di una ragazza bellissima che di anni ne aveva 26, io ero stupita e continuavo a chiedere: ma come fa a piacervi una così vecchia?! Quante cose ho visto, durante la guerra ho assistito al matrimonio di una mia amichetta che aveva 14 anni e che aveva avuto la dispensa dal vescovo per sposarsi con un ragazzo che partiva per il fronte. Mi piacciono tanto le storie del passato, le conservo con cura, ma senza alcun rimpianto».
«Porto sempre con me il bastone quando esco, mi aiuta a camminare ma serve anche molto, non tanto per difesa quanto per offesa, mi è utile con i giovanotti maleducati o con i vecchi che non sanno stare al mondo. Poche settimane fa, durante il mio piccolo giro intorno a casa, ho dato dei soldi a un ragazzino africano. Un signore mi ha vista e ad alta voce ha cominciato a criticarmi, dicendo che venivano dall’Africa per colpa di gente come me che li mantiene e li foraggia; gli sono andata incontro mentre continuava a criticarmi, ho alzato il bastone e gliel’ho messo sotto il mento e gli ho detto soltanto: “Non permetterti di dire un’altra parola, fascista”. Si è dileguato».
«Vivo alla giornata, la mia vita comincia la mattina quando mi sveglio e finisce quando vado a letto la sera, sperando sempre di morire nel sonno. Sai, io non sono vecchia, non sono un’ottantenne, io sono ultra-vecchia, penso spesso che potrei avere un figlio di più di settant’anni».
«A chi è giovane oggi vorrei dire: “Svegliatevi, informatevi, leggete libri, è una cosa che costa poco, puoi fare da solo e riempie di gioia”. Non è mai tempo perso!»...
Immensa e unica Natalia Aspesi
-- Autore sconosciuto

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